Partito Radicale Transnazionale

Partito Radicale Transnazionale
(IT) Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito
(EN) Nonviolent Radical Party Transnational and Transparty
AbbreviazionePRNTT
TipoONG, partito politico
Fondazione11 dicembre 1955 (come partito)
1º gennaio 1989 (come ONG)
Scopopolitico
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
Indirizzovia di Torre Argentina, 76
Area di azioneBandiera del Mondo Mondo
SegretarioBandiera dell'Italia Maurizio Turco
Membri3168[1] (2018)
Sito web

Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito è un partito politico riconosciuto quale organizzazione non governativa con status consultivo generale di prima categoria presso l'ECOSOC dell'ONU, che si definisce come

«Un'associazione di cittadini, parlamentari e membri di governo di differenti nazionalità che intendono utilizzare mezzi nonviolenti per creare un corpo effettivo di legge internazionale in merito agli individui e l'affermazione della democrazia e della libertà nel mondo.»

Nel congresso di Budapest del 1989 (sulla scia di quanto già era stato stabilito nel congresso di Bologna dell'anno precedente) il Partito Radicale decise di trasformarsi in un nuovo soggetto politico a vocazione transnazionale e transpartitica, cambiando il proprio nome, prima informalmente, in "Partito Radicale Transnazionale" e poi, nel 2011, statutariamente, in "Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito" (Nonviolent Radical Party Transnational and Transparty, in inglese).

Soggetti costituenti del Partito Radicale Transnazionale furono: l'Associazione Luca Coscioni, Nessuno Tocchi Caino, Non c'è pace senza giustizia, Associazione Radicale Certi Diritti, Anticlericale.net, Esperanto Radikala Asocio, la Lega Internazionale Antiproibizionista, i Radicali Italiani e l'Associazione Politica Nazionale Lista Marco Pannella. Il PRT mantenne uno stretto legame con queste associazioni fino alla scissione radicale del 2016 e al definitivo superamento della "galassia radicale" deciso dal XLI congresso.

Pur non presentando il proprio simbolo alle elezioni, molti suoi esponenti di spicco, in primis Marco Pannella, sono promotori di iniziative elettorali in stretta correlazione con le lotte civili promosse dal Partito, sfruttando così l'eco mediatica dei periodi elettorali. Nell'ambito del PR sono quindi nate iniziative come quelle delle liste referendarie e antiproibizioniste degli anni '90, quelle liberali-liberiste-libertarie dei Club Pannella e le successive Lista Marco Pannella, la Lista Pannella-Sgarbi, quelle della Lista Bonino, quella della Rosa nel Pugno e Amnistia Giustizia e Libertà. Gli iscritti e dirigenti del Partito hanno anche partecipato alla vita politica di molteplici altre organizzazioni politiche, sia di nuova concezione come ad esempio Verdi Arcobaleno, i Radicali di sinistra o +Europa (almeno per ciò che riguarda la componente dei Radicali Italiani), che di partiti tradizionali, come Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Socialista Italiano e Partito Democratico.

  1. ^ Raggiunta Quota 3001 iscritti al PRNTT: dichiarazioni di Antonella Casu, su radioradicale.it, 28 dicembre 2018. URL consultato il 3 febbraio 2019.

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